Questa qui sotto è una tavola del libro nuovo. Il titolo dovrebbe essere Una stella tranquilla, più un sottotitolo che ancora non ho. È una delle prime che ho provato a colorare, sempre in bicromia e sempre con questo verde/grigio (c'è un motivo se uso come nickname greenandwhite o greenandwhiter). Adesso, se avete presente il primo libro, Diario di un addio, vedrete che i disegni sono parecchio diversi. Ed è il motivo per cui ci sto mettendo tanto a finirlo. Però ho pensato che un libro su Primo Levi dovesse essere più classico e più preciso: mi piacerebbe riuscire a fare così anche in futuro, scegliere uno stile adatto alla storia che racconto, ma è fa-ti-co-sis-si-mo. Infatti in questo caso mi sono messo a ridisegnare interamente i primi due capitoli (su tre totali), perché erano "invecchiati" mentre facevo il terzo. In teoria questo processo potrebbe andare avanti all'infinito, si trovano sempre cose da aggiustare, da rifare meglio... ma insomma ora ho quasi finito e bisogna anche sapersi fermare.
Qui sotto alcuni degli ultimi disegni rifatti (ho una cartella "disegni rifatti" sul computer, con dentro tipo 250 files). Arrivano dalla parte della storia in cui un giovanissimo Primo Levi incontra la futura moglie Lucia, inizia a fare il chimico in una fabbrica di vernici e contemporaneamente scrive Se questo è un uomo. Siamo nei primi mesi del 1946 e il riferimento è quanto raccontato da Levi nel capitolo Cromo de Il sistema periodico.
Questo libro, poi, è pieno di gufi. È l'animale in cui Levi per scherzo si identificava e che lui stesso ha disegnato (al computer, però, come nella tavola sopra). E visto che per il primo libro c'erano le barchette di carta ad accompagnarmi un po' dappertutto, ho pensato di continuare la tradizione con un bel gufo-origami.