Critiques

Qualche giorno fa Diario di un addio è uscito in Francia: lì si chiama Journal d'un adieu ed è pubblicato da Çà et là. Qui sopra vedete la copertina, insieme alle altre uscite del mese di aprile.
Sono molto curioso: chissà come se la cava il Diario fuori dal contesto italiano, in un paese dove (che io sappia) non c'è stato un caso così clamoroso come quello di Eluana Englaro... Quindi sono andato a  cercare le recensioni. E sì, lo ammetto, mi sono autogoogleato: si scoprono un sacco di cose!
Su Bar à bd c'è una lunga recensione, molto approfondita, con tanti commenti. 
Su Babelio, da quanto ho capito, c'è stata un'operazione di "massa critica", cioè varie persone hanno letto il libro e ognuno ha scritto il suo commento. 
A Cynthia il libro è piaciuto meno, le è sembrato "un manuale destinato a spiegare il coma ai bambini" e avrebbe preferito un discorso più maturo. Questa motivazione mi ha piuttosto colpito, perché io ho sempre pensato il contrario, cioè che il Diario fosse una lettura troppo pesante anche per gli adulti. Però è vero che c'è una componente infantile (è la storia di un figlio, in fondo). È vero anche che volevo essere il più possibile chiaro nelle cose che descrivevo, dagli oggetti ai sentimenti.