Inverno 2005



Si sa che i tempi del racconto sono diversi da quelli della realtà. Così più della metà del mio Diario racconta i primi mesi del coma di mio padre, ovvero il periodo in cui qualcosa succedeva... la realtà però sono quattro anni e mezzo di giorni tutti uguali, i giorni passati in clinica senza che nulla accadesse. Già allora era difficile raccontare agli altri quella parte della mia vita, perché non c'era mai nulla di nuovo, e chi non viveva nella clinica non poteva farsi davvero un'idea di come stavano le cose. Quella sensazione di attesa indefinita, di tempo sospeso, forse è davvero impossibile da raccontare.