Estate 2003

Ancora un po' di pazienza e su questo blog compariranno tutte le informazioni sul mio primo libro (copertina e quant'altro). Per ora posso dirvi che si intitola Diario di un addio e che lo presentiamo per la prima volta l'8 ottobre (alle 19) a Ravenna, a Komikazen, Festival internazionale del fumetto di realtà. Per chi non sapesse di cosa sto parlando rimando a questo post.


Ho sempre avuto l'abitudine di portare in giro con me un quaderno o un taccuino su cui disegnare. Lo facevo già quando mio padre entrò in coma. In quel periodo, nei cinque anni del suo stato vegetativo, mettere su carta quello che vedevo mentre succedeva era per me molto faticoso. Per la verità tentavo di non farlo, ma a volte i disegni si affacciavano sulle pagine senza che io lo volessi. Quello qui sopra, per esempio, è il primo disegno di quel periodo: risale proprio al primo mese, all'estate del 2003, quando mio padre era ancora ricoverato in rianimazione e non sapevamo che cosa sarebbe successo dopo. Mi ricordo che in quel momento gli uomini caduti erano l'unica cosa che riuscissi a disegnare. Volevo che nel libro ci fosse anche questa parte, e così, molti anni dopo, anche questo disegno ha trovato uno spazio. Ecco come è diventato: